Molto probabilmente avrai già sentito parlare di pubalgia sui giornali o in televisione in relazione spesso a sportivi professionisti come i calciatori.
La Pubalgia è un’infiammazione inserzionale dei muscoli che si inseriscono in questa zona, tra cui retto addominale e muscoli adduttori, dovuta a microtraumi ripetuti. Questo termine viene spesso utilizzato per identificare altre problematiche che riguardano l’inguine e per questo una corretta diagnosi è importante per definire un corretto percorso riabilitativo. Le cause La pubalgia è generalmente provocata da un eccessivo stress dei muscoli adduttori della coscia e degli addominali combinati che portano a microtraumi ripetuti dovuti per esempio a cambi improvvisi di direzione, torsioni, corsa. Altre cause di pubalgia posso essere
È un quadro clinico caratterizzato da dolore e impotenza funzionale Generalmente è un dolore che diventa ingravescente con il movimento e che può influenzare in maniera negativa le normali attività della vita quotidiana. È un dolore che origina dalla zona inguinale e in alcuni casi si irradia lungo la muscolatura addottorai e/o addominale. Diagnosi della pubalgia Una corretta diagnosi è fondamentale e quindi è necessario fare un’attenta anamnesi del paziente, un esame obiettivo generale e specifico e correlarlo con le immagini radiologiche(rx, ecografia e risonanza magnetica). Trattamento della pubalgia Una volta appurato che si tratta di Pubalgia, il trattamento immediato è la riduzione dell’attività fisica per evitare un peggioramento dell’infiammazione e dei sintomi. È di fondamentale importanza per una corretta risoluzione a lungo termine della sintomatologia intraprendere un percorso Riabilitativo ben strutturato. Fase 1 La prima fase è quella del controllo del dolore e dell'infiammazione in cui vengono utilizzati tecniche di la terapia manuale in abbinamento con la terapia fisica. Fase 2 La seconda fase è quella del ripristino della funzione, il fisioterapista programmerà un iter riabilitativo incentrato sugli obiettivi del paziente con l’utilizzo della terapia manuale e dell’esercizio terapeutico. Fase 3 La terza fase è quella del ritorno all’attività sportiva, questa fase è caratterizzata dal consolidamento della fase 2 e da esercizi di forza e condizionamento per il ritorno in campo.
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